mercoledì 25 novembre 2009

Il cerchio della vita

E’ arrivata Tea. Due mesi e mezzo dopo, in casa mia c’è di nuovo un cane che zampetta in giro. Io ero contraria, non volevo un altro cane, né ora né mai, forse perché a questa parola avevo sempre dato un solo nome, e non credevo di poter sopportare l’idea che ci fosse un “altro cane”. Alla fine siamo andati a prenderla ed al ritorno, mentre la tenevo in braccio, nella coperta, come allora, mi ricordavo di quel 25 luglio di 15 anni fa, e ho pianto, per la prima volta di commozione e disperazione. E’ meravigliosa. Ora casa non è più vuota quando torno a casa la sera, ed occuparmi di lei, o anche solo averla tra i piedi, è comunque positivo, perché qualcosa che genera amore non può essere una brutta cosa. Ma ogni volta che la vedo rotolarsi per terra, mordicchiare le scarpe, tentare i primi tentativi di abbaio, dormire serena nella cuccia, ogni volta che gioco con lei, la strapazzo di baci e la prendo in braccio, mi ricordo di lui, e di nuovo piango di commozione e disperazione. Perché lei è la prova vivente che lui non tornerà più.
E’ la nuova vita che si affaccia nel mondo e so che è giusto, anche se non mi consola affatto. E, anche se credevo non fosse possibile, la vita continua. La qualità, certo, non sarà più la stessa, ma spero che l'arrivo di Tea farà ricominciare anche la mia di vita, che da due mesi era come sospesa, fuori dal tempo. Anche qui, sul blog, tutto è fermo da allora. Domani si parte di nuovo, la prima volta dopo quel giorno, la prima volta non ci sarà lui a ad aspettarmi a casa, ma qualcun altro. La vita riprende, anche se ho ancora paura di come sarà, questa nuova vita.

sabato 7 novembre 2009

Je me souviens des jours anciens, et je pleure.

Adesso che finalmente mi laureo, adesso che avrò più tempo per fermarmi a pensare, adesso, comincia la parte dura. E' il tempo che scorre veloce e poi non passa mai, se pensi all'infinito dei giorni che mi restano. Mi manca, mi manco tanto. Sembra impossibile, ma mi manca ogni giorno di più. Come si sopravvive ad una cosa del genere? Quando non hai più niente con cui tenere la mente occupata, il dolore è lì, pronto a tornare a galla. Puoi cercare di buttarlo giù e far finta che non ci sia, ma ecco, che, inaspettatamente, come un biglietto tra le pagine di un libro che non aprivi da tempo, riappare. Non l'ho superato, non lo supererò mai. Dicono che è troppo presto. La verità è che è troppo tardi.


Remember me when I am gone away,
gone far away in the silent land.