sabato 27 marzo 2010

Spring Break

L'arrivo della primavera, specialmente dopo un inverno lungo ed impietoso, va festeggiato degnamente. Quale modo migliore di un week end in giro per l'Europa? La meta stavolta era il Belgio. Come è successo con il Giappone, anche stavolta ho prenotato il volo con l'idea di vedere solo la capitale ma poi mi son detta: ho fatto 30, facciam 31. E così oltre a Bruxelles sono andata a vedere anche Gand, che è veramente deliziosa. In realtà il blitz a Bruxelles aveva prima di tutto lo scopo di sentire quella che, forse, in futuro, potrebbe essere la mia città, volevo sentire se mi potrebbe piacere viverci. Niente male, decisamente niente male. Due pecche ho trovato: manca Starbucks ed è un po' sporca. Niente di trascendentale, eh, solo che mi aspettavo non so perchè qualcosa di più simile a Oslo che non a Roma, in quanto a pulizia delle strade. Per il resto, approved. Anche se un week end è decisamente troppo poco per capire un luogo. Gand, anzi Gent, è adorabile. Non troppi turisti (sarà che è marzo?) anche se gli immancabili italiani li ho incontrati. Parentesi sociologica: stiamo diventando peggio dei giapponesi, li trovi dappertutto, con l'inquietante differenza che l'italiano va in giro sciolto, almeno i giappi sono in gruppi guidati e non si avventurano da soli a fare figure barbine. Noi siamo specialisti.
Nota conclusiva: la mattina del ritorno, mentre ero alla fermata del bus per tornare a Charleroi ho incontrato una simpatica ragazza marocchina che mi ha fatto i complimenti per il mio inglese. "Non si direbbe che sei italiana, lo parlate così male, voi in Italia, l'inglese. e anche il francese in realtà. No, direi che non siete proprio portati per le lingue". Non sapevo se sentirmi compiaciuta per il complimento individuale od offesa per l'insulto nazionale. C'est la vie