venerdì 12 giugno 2009

ricevimento

Il 2 giugno, come sapete, e' festa nazionale. Ogni anno il nostro ambasciatore da' una festa in cui offre da mangiare (cibo italiano: prosciutto di parma, parmigiano) a tutti gli italiani in Etiopia e, soprattutto, a tutti i suoi colleghi et simili delle altre ambasciate, in una sorta di competizione all'ultimo pasticcino per chi fa il ricevimento piu' figo. Perche'ne va del buon nome dell'Italia, e tutto deve essere perfetto; tovaglie tricolori (!), vestiti impeccabili che neanche alla prima della Scala (tranne poi vedevi signore togliersi con disinvolturai tacchi a spillo e mettersi delle comode ballerine per non rimanere incastrate nel pratino), cibo ineccepibile e sopratutto abbondante. A tutto beneficio di noi comuni mortali, che dopo settimane di frutta (quando va benissimo), scatolette (quando va bene) e injera (quando si e' proprio disperati) possiamo far riposare un po' le papille gustative. La cosa piu' imbarazzante e' stata vedere fior di diplomatici e funzionari avventarsi sul buffet con un'ingordigia che manco il bambino lebbroso della strada..sembrava non mangiassero da settimane. evidnetemente il principio del " e' gratis, famme mangia'" non muore neanche ad alti livelli.Gli unici che, poverini, hanno a malapena toccato sono stati l'ambasciatore, la moglie e un altro paio di segretari & consorti, occupati a fare gli onori di casa fino alle due, quando ormai del sontuoso buffet non c'era piu' traccia.

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