giovedì 4 febbraio 2010

La vita fugge, e non s'arresta un'ora.

Eccomi, già febbraio, quasi un mese che non scrivo più...devo ancora finire di parlare del Giappone e già mi trovo indietro con Barcellona. E' il tempo che non basta mai, o sono io che non voglio trovarlo per mettere a posto le cose qui, perchè ogni volta mi accorgo che ce ne sarebbero anche altre, da sistemare. Dovrei dire di Istanbul, che l'ho saltata a piedi pari, e tutti sanno perchè. E ancora avrei tanto da dire dell'Africa, ma ormai, mi dico, ormai sembra passata una vita, è passata una vita, e cosa importa. A chi interessa poi. Ma non è questo punto il punto. Il punto è che, mi dico, finchè non sistemo tutti i tasselli non riuscirò ad andare avanti. La verità è che forse non sono ancora pronta, e tengo tutto lì, come un armadio che sai di dover riordinare e che non apri perchè sai anche che il contenuto ti cadrà tutto addosso. E rimandi, rimandi. Passano i mesi, ma qui mi sembra tutto fermo. Oppure no. Se penso a tutto quello che è successo in questi mesi, i posti che ho visto, le persone che ho conosciuto, ecco che sento forte il senso della vita che scorre, della vita che va avanti. Ma quale vita? Quest'altra vita a volte mi sembra appena sopportabile, altre sento che semplicemente non m'appartiene ed altre ancora ci faccio i conti e decido che, essendo l'unica che mi rimane, devo cercare di viverla al meglio che posso, nonostante tutto. So che preferivo quella di prima, ma ormai è andata. E ancora una volta la finisco qui, che già capisco perchè non volevo scrivere qui.
Domani provo ad aggiornare su Barcelona, e poi chissà.

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