lunedì 18 maggio 2009

nightlife

Giovedi' e venerdi' sera sono uscita, per godermi un po' la vita notturna di Addis. Che, ad essere sincera, mi ha stupito positivamente. Non che io abbia fatto chissa' che, pero' come primo assaggio non e' stato male. La prima sera siamo andate in un pub francese, un po' angusto e tetro da fuori, stile bettola cubana, ma dentro la musica era carina (un mix di locale e occidentale, mi hanno tirato fuori anche i daft punk!)per quanto altissima, impossibile instaurare una conversazione, tanto che mezz'ora dopo eravamo tutti fuori. La cosa fantastica e' che qui nei locali sono ammessi fumatori e cani.
Venerdi' c'era la festa di saluto di una ragazza italiana che ha lavorato qui per oltre un anno, e ora se ne torna a casa. Location: una specie di discopub, sempre francese, che fa molto localino sulla spaggia della riviera romagnola, a parte l'alta percentuale di persone di colore che lo popolano. E' carino, con i tavolini all'aperto ed un sentiero d'ingresso con luci colorate, che porta alla 'pista da ballo' vera e propria, che tempo dieci minuti, visto il diluvio, si e' riempita di gente. Grazie al contributo del dj (italiano!) sembrava davvero di stare a casa, la musica era stile vanilla vecchi tempi.
P.s.: in realta' la cosa piu' straordinaria delle serate e' stato il rientro a casa. Dei pochi lampioni che ci sono ad Addis, ne funzionera' uno in tutta la citta'. Buio totale, non si vedeva ad un metro. E il taxi su cui ero aveva un solo fanale, e solo la luce di posizione!Nel tragitto (breve) dal locale a casa mia mi saranno venuti tre infarti ad ogni incrocio, poi ho deciso che era meglio rassegnarmi, visto che andare a piedi non era certo un'alternativa migliore:)

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