martedì 28 luglio 2009

Gli inconvenienti del mestiere

Viaggiare soli, croce e delizia. Per quanto io abbia sempre fatto di necessita' virtu', spinta al vagabondaggio solitario dall'assenza della giusta compagnia, ho imparato ben presto ad apprezzare questo modo di viaggiare. Amo viaggiare perche' mi fa sentire libera e cosa ti da' maggior liberta' della sensazione di poter andare dove vuoi, quando vuoi? Come lessi una volta" non devi preoccuparti che gli altri si divertano e la tua decisione e' sempre la migliore!"
Detto cio' (ma magari ci ritorno), ci sono anche dei lati negativi. E non parlo del fatto che non dividendo nulla i costi aumentano. Quando sei in giro da sola, soprattutto se sei una ragazza, puo' capitare (e in Africa mi e' successo molto piu' spesso che altrove) di diventare l'attrazione prediletta della comunita' maschile locale, soprattutto under 50 (ma non solo!). Non c'e' niente da fare, cammina una mezz'ora e vedrai che qualcuno ti si appiccica. Poi ci son quelli che dopo dieci minuti se ne vanno, quelli che ti offrono da bere, quelli che ti seguono per tre ore e quelli che ti chiedono di sposarti (Sic!) . A Bahir dar ne ho incontrato uno particolarmente tenace. Non me ne voglia, poverino, mi ha fatto anche tanta tenerezza, pero' alla fine non se ne poteva piu'. Non riuscivo a spiccicarmelo in alcun modo. Mi ha fermato per strada, come sempre, ed alla mia espressione preocupata quando mi ha affiancato mi fa:
-"Don't you worry, i just want to talk with you!"
- "That's WHY I AM worry!"
(niente, non ha funzionato). Dopo avermi seguito in albergo, essersi seduto al mio tavolo per pranzo e avermi impedito di mangiare in pace fissandomi per tutto il tempo, non pago di tanta molestia, voleva anche seguirmi nell'escursione alle cascate del Nilo. Grazie a Dio, il tizio che guidava la macchina gliel'ha impedito ed io mi son fatta la mia passeggiata in pace. Al ritorno, ovviamente, come dubitare! lui era li' appostato davanti all'ostello, nonostante gli avessi dato un orario di appuntamento sballato (tanta cattiveria e' stata punita, non temete: le 600 foto fatte nel week end si sono inspiegabilmente volatilizzate dalla mia macchina fotografica!). Al che mi inizia a fare tutto un panegirico sul fatto che per la prima volta in vita sua credeva al colpo di fulmine, che mai avrebbe pensato di volersi fidanzare con una donna bianca, ma che sicuramente (?!) eravamo fatti l'uno per l'altra, il tutto gesticolando, mentre io guardavo ipnotizzata-ma anche alquanto schifata- la sua mano sinistra con le unghie di mignolo ed anulare lunga ognuna almeno 4 cm!E li stavo per dirgli: guarda, sposarti no, pero' se ti raccomando a Barbara d'urso come l'uomo con le unghie piu' lunghe del mondo secondo me svolti alla grande!
Quando ho tentato di millantare l'esistenza di un fantomatico fidanzato che mi aspettava a casa, lui prontamente mi fa:
"beh, ma anche io sono fidanzato, che problema c'e'?li lasciamo!Sicuramente capiranno!!"
Ok, ci rinuncio. Partita persa in partenza!La sera, poco prima di andare in areoporto, ovviamente era li', a darmi "l'ultimo saluto" (sic!), a perorare la sua causa e tentare maldestri approcci fisici prontamente respinti ("sorry, I'm not ready for that!"
Ovviamente l'amico mi ha anche costretto a dargli il numero di telefono, per fortuna non ha mai soldi, per cui dopo una settimana di squilli ininterrotti a cui non seguiva alcuna chiamata da parte mia, ha desistito.
Adieu, mon cherie!

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